Beato Modestino di Gesù e Maria OFM

Domenico Mazzarella nacque a Frattamaggiore (NA) il 5 settembre 1802 da genitori poveri, il papà funaio, la mamma tessitrice, ultimo di sei figli. Frequentò prima la scuola parrocchiale di San Sossio poi, dietro invito del vescovo di Aversa, stette tre anni in seminario come inserviente del Capitolo del Duomo. Per l’improvvisa morte del vescovo, fu costretto a lasciare quest’incarico e, ormai ventenne, cominciò a frequentare il convento francescano alcantarino di Grumo Nevano, scoprendo così la vocazione religiosa.
Nel 1822 vestì l’abito a Piedimonte Matese e nel 1827 venne ordinato sacerdote. Diede inizio alla sua infaticabile opera d’apostolato a Grumo Nevano, a Marcianise, a Portici, a Mirabella Eclano, a Pignataro Maggiore e poi a Napoli, particolarmente a Santa Lucia al Monte e nel popolare rione della Sanità. Si dedicò all’annuncio della Parola di Dio con linguaggio popolare ed evangelico, alla direzione spirituale, soprattutto per lunghe ore alle confessioni. Ebbe particolare cura per i carcerati del “Granatello” di Portici e di Castel Capuano di Napoli, visitava gli ospedali e i ‘bassi’ della città. Cercava di trovare un posto accogliente per le giovani abbandonate; ai poveri provvedeva cibo e denaro avuto in elemosina dai ricchi. La gente del popolo l’ammirava per la sua vita evangelica e, per il suo potere taumaturgico, lo denominava “Gesùcristiello” (piccolo Gesù Cristo). Il papa Pio IX, che gli era amico, lo chiamava ‘il pazzo della Beata Vergine’, veniva consultato dall’arcivescovo di Napoli, cardinale Sisto Riario Sforza e anche dal re Ferdinando II di Borbone. Quando Napoli fu colpita dal colera, Padre Modestino non si risparmiò e accorreva in continuazione al capezzale degli ammalati nelle loro case confortando ed aiutando tutti. Indebolito dai continui digiuni a cui si sottoponeva e per il contatto con i contagiati, il 24 luglio del 1854, con il conforto dei suoi confratelli e il dolore di tutto il rione “Sanità”, rese la sua anima a Dio. Il 29 gennaio del 1995 il papa San Giovanni Paolo II lo ha proclamato Beato. Il suo venerato corpo fu sepolto nella Basilica di Santa Maria della Sanità in Napoli e nell’ottobre del 2015 è stato traslato nella Chiesa francescana di Grumo Nevano, dove tutt’ora riposa.